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lunedì 3 agosto 2015

Passo Silvella (2.315 mt)

Partenza: Sesto Pusteria (Stazione Funivia)
Distanza: 38 km
Dislivello: 1.712 (mt)
Tempo percorrenza: 5.30 - 6h
Mappa + GPX: Passo Silvella
Difficoltà: BC - OC Itinerario su sentieri od evidenti tracce in terreno di vario genere (pascoli, detriti, pietraie…) generalmente segnalati con vernice verde od ometti (pietre impilate a forma piramidale che permettono di individuare il percorso anche da lontano). 

Lo Stoneman-Trail è un percorso sulle Dolomiti lungo 120 km, con piÙ di 4.000 m di dislivello e viene segnalato con uomini di pietra. Il percorso si effettua sull'Alta Pusteria fino in Comelico superiore. Abbiamo ( Vilma, Gigino, Monta, Pier) progettato di percorrerne una parte scegliendo quella che ci sembrava maggiormente spettacolare e insidiosa per un percorso che si snoda principalmente in quota, un vero trail da cicloalpinismo. 
Partenza del circolare da Sesto Pusteria (Parcheggio Funivia / km 0 - 1.310 mt) e da qui abbiamo preso quota sulla lunga ed impegnativa salita, inizialmente asfaltata, che conduce fino alla stazione d'arrivo della funivia Monte Elmo (km 8- 2.038 mt) nel contesto di una fredda (9°) ma serena giornata, sporcata da bianche nubi che non impensierivano più di tanto anzi viste come un buon segnale per poter pedalare con il giusto clima. Per giungere alla Stazione Funivia si può
scegliere anche l'ascesa diretta che parte da Sn Candido, più stesa ma con alcuni muri da affrontare con bici al seguito. La direzione, su ampia sterrata percorsa da numerosi turisti, è quella del Rifugio Gallo Cedrone (km 9.1- 2.147 mt) e del primo step al Sillianer Hutte 

(km 12.1- 2.504 mt) dove il panorama a 360° ci regala un ampia vista sulla Val Pusteria, Val Fiscalina, Croda Rossa e la valle austriaca di Sillian ai piedi del Thurntaler. Piccolo ristoro al rifugio, sappiamo che ora ci attende la parte "alpina", quella più ostica da percorre in MTB ma forse forse è proprio questo che ci ha indotto ha scegliere questo conosciuto itinerario, quasi come una sfida: la strada militare scompare per far posto ad un stretto sentiero a volte pietroso e quasi sempre esposto su un lato che richiede sempre la massima concentrazione sulla direzione della ruota anteriore. Pedaliamo in quota, quasi in vetta, costeggiando l'imponente Hornishegg (2.520 mt) e poi l'Hollbruker Spitze (2.580 mt) con tratti impegnativi e passaggi con bicicletta a mano, ampi valloni che lasciano intravedere con precisione il tratto da percorrere ma che non danno tregua allo stato di concentrazione che deve essere sempre alto.
Giunti al Passo Silvella (km 21.1 - 2.315 mt) foto di rito alla stele che marca un punto miliare e di passaggio della Stoneman... possiamo ora ammirare tutta la Val Comelico che si staglia ad est ma non ci basta e si decide di proseguire per la dura salita, con un fondo pietroso a tratti decisamente sconnesso che obbligherà i più a scendere di sella e che porta quasi alla sella del Col Quaternà (km 22.2 - 2.400 mt) un vecchio camino vulcanico che l’erosione ha portato alla luce. 
Ci siamo... siamo al punto estremo della nostra escursione, abbiamo pedalato con la giusta energia al giusto ritmo e compatti, godiamo di tanta bellezza che si staglia davanti a noi: si fa ritorno scegliendo un impegnativo trail tra i ghiaioni di una strada forestale che scende al km 25 - 2155 mt di Casera Rinfreddo ( dove la sosta è d'obbligo e anche il dovuto ristoro a base di speck e formaggi... qualcuno esagera anche con i succolenti dolci rigorosamente homemade. Ma non è finita... con le gambe intorpidite dalla sosta si riprende in un singletrack nel fitto bosco di abeti per rimanere in quota ed evitando così di giungere rapidamente al Passo Croce Comelico e al percorso bituminoso fino a valle. Ancora ed ancora discesa e rilanci fino a che non riusciamo ad individuare il giusto sentiero che si concluderà a Moso (km 36 - 1.340 mt) a pochi chilometri dalla meta conclusiva di Sesto.

Passo Silvella
La traccia avrebbe dovuto deviare dal Passo Croce Comelico per l'ultima asperità della Croda Rossa e con la relativa discesa in Val Fiscalina ma è bene così... l'indomani ci attende un'altra splendida escursione e ad esagerare c'è sempre tempo.
Conclusioni: un percorso da consigliare ai più allenati e in possesso di una buona pratica di trail (magari non sofferenti di vertigini) ma senza farsi ingannare dal dislivello totale di (soli) 1.700 mt, è bene distribuire con attenzione le energie per riuscire con successo e pieno godimento questa incredibile esperienza in MTB.
Ad Maiora.

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