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sabato 30 marzo 2013

Oggi: oltre le nuvole....


Ciclo & Vento

18° edizione - Fiera Internazionale del Ciclismo
Cesenatico (FC) Periodo di svolgimento: 17/05 e 18/05
Torna in pedana, con tutto il suo carico di novità e aggiornamenti tecnologici in fatto di biciclette, attrezzature e percorsi cicloturistici, la Fiera “Ciclo & Vento”, arrivata quest’anno alla sua 18° edizione. L`esposizione si colloca nell`ambito delle iniziative dedicate alla Settimana del Cicloturismo (Nove Colli). Si riunisce qui il ciclismo a 360 gradi: da quello tecnico dei professionisti del pedale a quello accessoriato dei cicloamatori, per finire con le novità gradite alle tante persone che della bicicletta hanno fatto uno stile di vita ecologico, un modo per fare sport, o più semplicemente l'occasione per una pedalata fuori città. I settori merceologici presenti vanno dalle biciclette ai telai in carbonio, dai manubri e accessori alle ruote, dall’abbigliamento tecnico alle scarpe, dagli integratori alle riviste specializzate. Non mancheranno stand con preparatori atletici ad alto livello per consulenze ai ciclisti e ai cicloamatori.

venerdì 29 marzo 2013

La mnéstra

I passatelli costituiscono la minestra rituale romagnola legata alla Pasqua per il suo potere energetico che rimanda alla vita che inizia. Tant’è che la tardura, fatta con gli stessi ingredienti, ma con l’impasto cotto a grumi nel brodo, rappresentava il piatto rituale della nascita. Un altro piatto rituale è rappresentato dalle tagliatelle con il ragù, che in molte zone della Romagna vengono chiamate lasagne asciutte essendo il termine tagliatelle tipico del Bolognese dove sono nate verso la fine del XV secolo. Per poi diventare in Romagna il piatto con il quale festeggiare la fine di un lavoro o un ritrovo tra amici ed uno dei piatti più amati per la gioia che sa dispensare al palato e all’animo, come conferma una visita che Giovanni Pascoli fece alla trattoria di Magnùl a Bellaria: “Le tagliatelle asciutte nei ricolmi piatti non finivano mai; il viso di Zvanì irraggiava di serenità”. 
Fonte: “Romagna mitica terra” di Giuseppe Sangiorgi

giovedì 28 marzo 2013

Separati alla nascita....




Campioni si nasce e non si diventa.... 
Ecco il nostro campione nostrano Pinaz con il suo alter ego Gianni Bugno, alla partenza della "Corsa con i campioni" tenutasi a Solarolo nel lontano anno .... 
Questo è un indiscutibile riscontro oggettivo!. Bravo Pinaz, sei tu il nostro campione.

mercoledì 27 marzo 2013

... la Pasquetta con chi vuoi !

Gli impegni famigliari ti assillano!!? Il lavoro ti stressa? Molla tutto e vieni con noi perchè se Natale è con i tuoi e Pasqua con chi vuoi, allora a Pasquetta devi essere con Ad Maiora Bike!.
Sabato e Lunedi, ritrovo e partenza ore 9,00 Bar Briko - Lugo con percorso STRADA da destinarsi in considerazione della variabilità meteo prevista (...un freddo cagnaccio!).
PS 1: La notte tra sabato e domenica, passaggio dall'ora solare a quella legale, portando un'ora in avanti le lancette dell'orologio.
PS 2: Buona Pasqua a tutti i lettori del Blog e naturalmente ai friends.

Il "kaiser"


L'impresa... la salita che crea timore al ciclista nell'affrontarla, scoprire dove è il point-break di ognuno di noi: ecco la vera motivazione di sfidare lo Zoncolan.
La salita alla sella Zoncolan e' la più dura del Friuli e sicuramente tra le prime d'Italia. L'altimetria e' molto fedele alla realtà e non nasconde alcuna insidia. Le pendenze sono molto regolari e i valori massimi si attestano sul 20-21%. Nel grafico sono presenti solo due piccole inesattezze. L'altitudine di Liariis e' in realtà di 681 m e l'inizio del primo tratto oltre il 14% e' a quota 685 m. Lo scollinamento invece e' a 1735 m slm. Il percorso può essere suddiviso in tre parti. Due, lunghe circa 2 km, sono "normali" mentre quella centrale, di 6 km, e' senz'ombra di dubbio estrema. La salita inizia ad Ovaro dal bivio sulla statale 52bis presso l'ufficio postale. Questa prima parte e' di "riscaldamento": le pendenze massime sono del 12-13%. Si svolge in ambiente aperto attraversando il paese di Ovaro ed i prati che lo separano da Liaris. Giunti sulla piazza di questo paesino si svolta a destra e la strada spiana per circa 500 m. Subito dopo l'ultima casa inizia la seconda, durissima, solitaria, epica parte: 6 Km al 15% medio.  L'inizio e' netto e brutale. Appena usciti da Liariis si staglia nettamente un drittone al 14%, il primo e tra i meno impegnativi di una lunga serie. I tornanti sono pochi e spesso molto stretti. Gli aspetti positivi sono la quasi totale assenza di traffico, l'ombra assicurata dal bosco di abeti e una carreggiata dal fondo accettabile (Ottobre 2006). Quando il bosco inizia a diradarsi per lasciare progressivamente posto alla prateria alpina e' segno che manca circa 1 Km alla conclusione della seconda parte che può finalmente essere considerata finita appena si e' superato il bivio segnalato per la Malga Pozzof. Da qui, ammirando un bel panorama della verdissima Val Degano, la salita diventa pedalabile e si incontra anche una lieve contropendenza lunga circa 300 m a cui segue un breve strappo al 13%. Superatolo, si arriva alla prima delle tre gallerie. In realtà sono dei cunicoli che devono essere superati con molta attenzione. Sono sterrati con un fondo molto sconnesso e viscido e soprattutto non sono illuminati: e' consigliabile munirsi di un fanalino. Usciti dalla terza galleria si e' in vista del passo che si raggiunge superando i 4 impegnativi tornanti finali.
Una volta scollinato la fatica e' ripagata, oltre che dalla soddisfazione dell'impresa, da un grandioso panorama. L'ultima possibilità di ristoro e' a Liariis, mentre scendendo verso Sutrio, dopo circa 3 ripidi km, si arriva nei pressi della baita Cocul.
Fonte: www.salite.ch  Autore: Gian Paolo Vicario

martedì 26 marzo 2013

Giro della Romagna in MTB ?


Quale splendida novità hanno estratto quest’anno dal cilindro gli amici della UCF Baracca Lugo nel contesto del mitico appuntamento del Giro della Romagna? Ebbene hanno inserito anche un percorso (anzi due) offroad in MTB ma - rigorosamente - con partenza e arrivo in quel di Lugo.
Il percorso Lungo si sviluppa su ben 105 km ! ... e per chi pratica MTB sa benissimo che sarà molto impegnativo e difficoltoso nel portarlo a termine considerando anche il corrispettivo dislivello metrico, ma altrettanto sarà entusiasmante riuscire a centrare l’obiettivo e poter dire "alla prima edizione ... io c'ero".
Domenica 5 maggio 2013
PERCORSO CORTO
Distanza: 69,5 km
Dislivello: 530 m
Pendenza max: 15,2%
Elevazione max: 226 m 
PERCORSO LUNGO
Distanza: 105 km
Dislivello: 1.475 m
Pendenza max: 18,4%
Elevazione max: 462m

Telaisti d'una volta


lunedì 25 marzo 2013

... prima che piova!

Gli amici cicloturisti che in questa domenica delle palme hanno preso parte alla 10^ gran fondo Mareterra, si saranno un po' sentiti come i pro che domenica scorsa hanno affrontato una delle Milano-Sanremo più difficili della storia. La pioggia e il freddo attesi sulla Romagna e puntualmente arrivati hanno scatenato i soliti dubbi del caso... si va? Non si va? Alla fine questa primavera che tarda ad arrivare ha scoraggiato diversi cicloturisti ma non si può certo dire che abbia rovinato la festa a chi invece ha scelto di partecipare. Alla partenza sorrisi e buoni propositi: si fa il lungo, oggi si scala il Barbotto! E allora via subito, prima che piova. Diverso, rispetto alle passate edizioni, l'attacco alle colline: l'organizzazione ha infatti preferito introdurre la variante di Roncofreddo - asperità breve ma ripida - per scaldare la gamba prima delle salite vere. Subito dopo il ruolino di marcia prevedeva la Ciocca, una delle preferite di Marco Pantani. Proprio qui sono cadute le prime gocce, ma ha avuto ragione chi ha deciso di continuare, visto che alla fine Giove Pluvio è stato tutto sommato clemente. E infatti sia il mitico Barbotto che l'altrettanto aspra, anche se meno nota, ascesa di Massamanente sono state affrontate con l'asfalto asciutto. Apprezzatissimi i ristori con salsiccia e pancetta accompagnate dall'immancabile piadina romagnola e - a Sogliano - persino dalla musica. E poi i dolci, le bibite e gli integratori, per non far mancare le energie proprio in una giornata così difficile. All'arrivo, si poteva ingannare l'attesa del ricco pasta party (attivo dalle 11) con una buona birra fresca e dar sollievo alle gambe con un massaggio eseguito da mani esperte. E con la tranquillità della bici legata con i catenacci messi a disposizione dall'asd Mareterra Bike Team, si potevano acquistare in tutta calma le foto a futura memoria di una domenica già di per sè difficile da scordare e ritirare il meritato pacco gara offerto dagli sponsor. Alla fine gli iscritti sono stati circa un migliaio, di cui ben 321 hanno avuto grinta e gambe per conquistare tutti gli scalpi e i 110 km del percorso lungo.

Una Fargo come amica

Fargo rappresenta un'anomalia ciclistica: con il suo manubrio da corsa, i freni a disco ed un telaio per mountain biking disegnato per andare su strada e fuori, portando il carico che ci serve. Fargo ci porta ovunque: fissate un punto su una mappa, fate un po' di programmazione, caricate le vostre cose e pedalate sino a quel punto. La Fargo è la bici per chi nel proprio progetto avventura prevede di affrontare viaggi impegnativi con tratti off road poggiando su un telaio indistruttibile quale è la lega di acciaio. La Fargo prende il suo nome alla comunione di due parole anglofone, Far (lontano) e Go (andare).

Fonte: www.negoziodibici.it



sabato 23 marzo 2013

San Cassiano in decimo


La notizia più antica della pieve San Cassiano in Decimo, detta poi semplicemente Campiano dal nome di un fundus situato nei confini della pieve di San Cassiano risale al sec. IX; il suo territorio si estendeva sino al corso del Ronco e, per conseguenza quasi sino alle mura della città e sino all'Adriatico. La pieve con tutte le sue cappelle, unitamente a quella di San Zaccaria, era di pertinenza dei canonici-cantori della cattedrale ravennate. Dal sec. XIII la pieve di Campiano fu retta da un arciprete; mentre dagli atti della Sacra Visita più antichi si apprende che nel 1567 era stata unità ad essa la parrocchia di San Lorenzo "in Tumbis" situata in "fundo Taurorum". La pieve, che è sopravvissuta ai bombardamenti, nonostante i numerosi restauri, è giunta sino a noi nella sua struttura architettonica antica.
Fonte: http://siusa.archivi.beniculturali.it

giovedì 21 marzo 2013

Pensandoci bene...


Purtroppo ma... alla 10^ GRAN FONDO CICLOTURISTICA MARETERRA in programma domenica prossima non possiamo fare altro che dare forfait !!!! dispiace ma la situazione meteo prevista appunto per la giornata festiva è decisamente drastica: " nubi e piogge diffuse al Nord, anche forti tra le medie e basse pianure, Emilia Romagna e il Veneto, Friuli con neve intorno ai 1000 m. " Ci contavamo... per replicare il sano divertimento cicloturistico goduto nelle edizioni precedenti. Sarà per la prossima!.
In considerazione - appunto - dell'annullamento del programma domenicale, il ritrovo per questo weekend è anticipato a sabato per una sgambata di 100 km: Castrocaro, Dovadola, Cima Trebbio, Samoggia, Faenza. Ritrovo e partenza: Sabato 23/03 ore 09:00 Bar Briko - Lugo.

TransPyr 2013








6 > 13 Luglio 2013
TRANSPYR attraversando due mari… è una grande sfida personale e una delle più interessanti avventure di mountain bike a cui uno può prendere parte senza l'assillo di partecipare ad una gara. Un viaggio sensazionale nel superare e immergersi nelle stupende valli, popoli e culture del versante meridionale dei Pirenei, attraversando e unendo allo stesso tempo la Catalogna, Aragona, Navarra e i Paesi Baschi. Una vera e propria laurea di Mountain Bike da affrontare almeno una volta nella vita. L’edizione 2013 segnerà la quarta edizione di questa prova che ha affascinato quei bikers desiderosi per sfide più impegnative, mantenendo il livello di difficoltà e caratteristiche del percorso progettate nelle precedenti edizioni, quelle che hanno avuto un buon gradimento tra i partecipanti, come dimostrano le dichiarazioni di alcuni di loro: "con un altissimo livello organizzativo", “ dure come la Transalp o l'Ironbike”, e con il valore aggiunto di un'avventura personale come nessun altra: attraversare i Pirenei da est a ovest con l’obiettivo di unire l'Atlantico e il Mediterraneo. Un percorso di 800 km e 20.000 metri di dislivello in appena 8 tappe, TRANSPYR ha un'identità unica tra le grandi manifestazioni di mountain bike e con un risultato positivo di partecipanti dopo solo tre edizioni, mira a distinguersi come uno dei più interessanti offroad in tutto il mondo.

mercoledì 20 marzo 2013

Primo giorno di primavera

Il moto di rivoluzione della terra è quello che il nostro pianeta compie girando intorno al sole, da ovest verso est. Con questo movimento la terra effettua un'orbita ellittica (detta eclittica) di cui il sole occupa uno dei due fuochi, e varia continuamente la sua distanza rispetto il sole. Il punto più vicino al sole è detto perielio mentre il più lontano è detto afelio. Il periodo di tempo impiegato dalla terra per compiere una rivoluzione completa dura 365 giorni 5 ore 48 minuti e 46 secondi. Per effetto del moto di rivoluzione e a causa dell'asse terrestre inclinato (l'asse terrestre é inclinato di 66°33’ rispetto al piano dell'orbita e di 23°27’ rispetto alla normale a tale piano) accade il susseguirsi delle stagioni astronomiche: primavera, estate, autunno e inverno. 
La terra in questo moto intorno al sole, viene a trovarsi quindi in quattro posizioni particolari nei giorni che determinano l'inizio delle stagioni astronomiche: 
equinozio di primavera (20 marzo: inizio dalla primavera) Il 20 marzo i raggi del sole colpiscono perpendicolarmente l’equatore (il sole è allo zenit sull’Equatore) illuminando tutto il globo allo stesso modo: è l’equinozio di primavera, cioè il giorno in cui il dì e la notte hanno la stessa durata.
solstizio d'estate (21 giugno: inizio dell'estate) Il 21 giugno i raggi solari colpiscono perpendicolarmente il Tropico del Cancro (emisfero boreale - il Sole è allo Zenit sul Tropico del Cancro) e così i raggi ci arrivano perpendicolari determinando l’estate, al nord nell'emisfero boreale, e l’inverno al sud nell’emisfero australe.

Colza romagnola

Coltivazioni a Coccolia
In Emilia-Romagna la coltivazione del colza non si è mai veramente diffusa per due motivi essenziali: incompatibilità con la barbabietola, in quanto ospite del nematode cisticolo (Heterodera schachtii) e problematiche legate alla spiccata suscettibilità alla deiscenza delle silique (la separazione spontanea dei due “carpelli” in cui è diviso il frutto maturo che contengono i semi con conseguente “sgranatura” e perdita di prodotto alla raccolta, ndr) che caratterizzavano le varietà fino a pochi anni addietro. D’altra parte oggi, in tempi di mutamento climatico e di siccità ricorrenti, l’epoca di semina estivo-autunnale rende questa coltura quanto mai appetibile per il limitato fabbisogno idrico. Oggi, per motivi diversi, non esistono più gli impedimenti che abbiamo ricordato al diffondersi della coltivazione del colza,mentre si è profilato un quadro favorevole alla produzione di biocarburanti a seguito delle preoccupazioni che destano, in termini ambientali ed economici, le fonti energetiche non rinnovabili. L’olio di colza, nel breve periodo, risulta una delle materie prime d’elezione per la trasformazione in biocarburanti. Peraltro il colza, e le brassicacee in genere, quindi nel breve-medio periodo risulta una coltivazione strategica da tenere in considerazione nel panorama regionale delle colture estensive. È lecito pertanto ipotizzare che questa coltura si diffonda, specie in Emilia Romagna, andando ad impegnare parte delle superfici precedentemente investite a barbabietola.

martedì 19 marzo 2013

Lug... d'una volta


Pedalare in Umbria

Mtb, bici da strada, bici ibrida. Percorsi di un giorno o a tappe e itinerari ciclabili. Montagna, laghi, colline, fiumi: l'Umbria, con la sua varietà di paesaggi, offre infinite possibilità agli amanti della bicicletta in tutte le sue forme, per i più esperti ma anche per i principianti e per chi vuole solo fare una passeggiata domenicale. In questo sito http://www.bikeinumbria.it  trovate 30 itinerari per bici da strada, 22 percorsi per mtb e 4 itinerari a tappe che rappresentano solo una piccola parte di tutto ciò che si può fare in Umbria su due ruote. Per tutti gli itinerari puoi scaricare mappa, altimetria, descrizione, scheda tecnica, foto e file gps. 

lunedì 18 marzo 2013

Il "vestito" nuovo

Ecco la divisa 2013 Ad Maiora Bike !!! : già lo scorso anno avevamo realizzato alcune maglie quale test e visto che sono piaciute allora si è deciso di metterle in "produzione".... naturalmente solo e soltanto per i friends ADM. 
Bon voyage, mon amì.

Mareterra: il percorso


La partenza avverrà alla francese domenica prox dalle ore 7,00 alle ore 8,30 dalla centralissima Piazza Matteotti di Bellaria Igea Marina. Una volta partiti, dopo una ventina di chilometri i partecipanti affronteranno la salita di Musano, che con i suoi 1,8 chilometri servirà a scaldare un po’ la gamba. Parte da 85 metri e arriva a 259 metri, per un dislivello totale di 174 metri. Le pendenze medie oscillano attorno al 9/10%. La successiva salita sarà quella di via Ciocca, definita il piccolo Stelvio. E’ caratterizzata da 18 tornanti che si susseguono l’uno all’altro. La pendenza media è intorno al 6% con brevi tratti al 12. Pur essendo lunga solo 2,8 chilometri è una delle più impegnative della zona. Qui ci sarà il primo controllo. Si partirà da 162 metri per arrivare a 331 metri. Al termine ci sarà il primo ristoro, comune a tutti e tre i percorsi. Una volta ripartiti, dopo una serie di mangia e bevi si arriverà alla discesa di Santa Maria Riopetra, lunga circa 7 chilometri. Una lieve ascesa accompagnerà fino a Mercato Saraceno, dove partirà il mitico Barbotto (secondo controllo), che si trova circa a metà del percorso lungo. La salita è di 4.7 chilometri, con altitudine di partenza di 135 metri e arrivo a 507 metri. Pendenza media dell’8/9 % e punte del 18. Il secondo ristoro farà senza dubbio dimenticare la fatica. Si tornerà quindi in sella salendo fino alle Ville di Montetiffi, per poi scendere fino a Ponte Rosso e quindi imboccare l’ultima salita che porterà a Massamanente. Anche qui non si scherza: 4,7 chilometri con un dislivello totale di 333 metri. La pendenza media sarà del 7/8 %. Qui ancora un ristoro e il terzo controllo. Poi tutta discesa e pianura fino al centro di Bellaria Igea Marina (Piazza Matteotti)

domenica 17 marzo 2013

A tutto gas...

Siamo già oltre alla metà del mese di marzo e sinceramente un po' indietro con i vari step di preparazione che ci eravamo prefissati, per giungere agli appuntamenti estivi con una forma fisica accettabile, ma comunque DONT' WORRY !!,
Intanto come primis andiamo in bicicletta per soddisfare il nostro divertimento, poi quello che verrà... verrà!: non abbiamo certo un ordine di classifica, nè da mantenere nè tantomeno da conquistare, se non quelle piccole scaramucce che ci vedono, come ragazzi ( e non lo siamo), battagliare tra noi ad ogni colle che ci si presenta. Il divertimento cicloturistico è anche questo e pertanto non c'è anche un limite alla goliardica interpretazione dell'andare pedalando. Tornando a noi o meglio al weekend trascorso, sebbene le temperature si sono manifestate abbastanza rigide, abbiamo potuto cimentarsi entrambe le giornate di sabato e domenica sia su strada che in MTB, dando modo così di soddisfare tutte le esigenze dei vari friends che hanno risposto all'appello: la "calda" salita della Croara per gli stradisti e una "ventilata" Valmaggiore per gli escursionisti in offroad. Speriamo nel meteo per il weekend prossimo che ci vede protagonisti alla GF cicloturistica Mareterra a Bellaria ed Igea Marina, ma scioglieremo soltanto giovedì ogni dubbio sulla partecipazione per essere certi di trascorrere un bella giornata all'insegna della bicicletta e con tanti amici. Quindi ci rimandiamo ai prox giorni per sciogliere tutti i dubbi in merito. Bye

venerdì 15 marzo 2013

Un gran bel Circuito....

Ormai da diversi anni la Uisp che pedala ha speso attenzioni al cicloturismo con tanti appuntamenti per pedalare ma anche per scoprire i colori, i rumori, le bellezze e gli scorci panoramici di un territorio fatto per essere apprezzato nella versione a pedali. Pedalare sui su e giù dei tanti angoli toscani con qualche goccia di sudore sulla fronte e sapendo che dietro quella curva, dietro quel “poggio” c’è un’altra cosa da vedere da ammirare. E tante sono le occasioni proposte con 7 manifestazioni programmate per l'annata 2013 del Circuito Toscano, che promettono grandi cavalcate sulle specialissime.
Fonte: www.granfondonews.it 
Questo il calendario delle prove:

Azzurro come il pesce

Dal 15 al 17 marzo Cesenatico ospita la 13^ edizione di “Azzurro come il pesce”, kermesse culinaria dedicata alla valorizzazione del prodotto “principe” della cucina locale, ovvero il pesce azzurro, e alla promozione della ristorazione di qualità. 
Per il quarto anno consecutivo la manifestazione si svolgerà non solo nella sede storica dellaColonia Agip ma anche nel centro cittadino, dove verranno predisposti punti di somministrazione e sarà possibile degustare i piatti tipici della tradizione marinara locale a modici prezzi. In Piazza del Monte, verrà allestita una grande tensostruttura che ospiterà gli stand gastronomici delle associazioni di pescatori "Tra il cielo e il mare" e "Pescatori a Casa Vostra" e dei volontari Amici della CCILS. La Colonia Agip accoglierà come sempre, i cuochi dell’ A.RI.CE. – Associazione Ristoratori Cesenatico – che cucineranno gustosi manicaretti, utilizzando solo ed esclusivamente pesce fresco dell’Adriatico, come sardine, acciughe, alici, paganelli o sgombri. La Pescheria Comunale straordinariamente resterà aperta al pubblico anche la domenica. 
Lungo il Porto canale leonardesco e nelle vie del centro storico, verranno organizzate manifestazioni ed iniziative culturali volte alla riscoperta delle antiche tradizioni marinare del territorio. Gli stand gastronomici resteranno aperti dalla cena di venerdì alla cena di domenica (orari: dalle 11.30 alle 15.30 e dalle 18.00 alle 22.00)

giovedì 14 marzo 2013

Colline imolesi

STRADA
Domenica 17 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 9,00
Percorso 100 km circa / disl 1000-1200 mt
Salite: Croara - Val Sellustra
Una settimana meteo difficile da far digerire ai pedalatori "feriali" e pertanto domenica prox. daremo sfogo a queste fantomatiche repressioni ciclistiche con un bel 100 km mappati sulle colline imolesi: la sempre impegnativa Croara ci fa da trampolino per giungere in Val Sellustra e risalirla interamente fino a cima Gesso e da qui planare a Fontanelice per rientrare a Lugo via Codrignano. Un buon percorso allenante per preparare l'appuntamento della GF MareTerra. 

Un casco "luminoso"

mercoledì 13 marzo 2013

Mareterra

Sarà la 10a Granfondo cicloturistica Mareterra in programma domenica 24 marzo a Bellaria Igea Marina (Rn) ad aprire il circuito di granfondo cicloturistiche Romagna Sprint, che vuole offrire l’opportunità di pedalare e battagliare con gli amici, ammirando bei paesaggi e assaporando buon cibo.Proprio il buon cibo sarà uno degli elementi di forza di questo evento organizzato dall’Asd Mareterra Bike Team e valido anche come prova del Criterium italiano Gf cicloturistiche Uisp. Già ai ristori i partecipanti avranno di che leccarsi i baffi con tanti manicaretti: panini o piadina farciti con salsiccia, prosciutto, salame e formaggio, pizzette, bomboloncini alla crema e al cioccolato, cornetti e crostate alla marmellata di albicocca e di ciliegia, torta di mele, pane farcito con nutella e marmellate, miele, banane e arance, acqua, sali minerali, thé al limone e alla pesca, succhi di frutta e coca cola. I ristori saranno dislocati sul lungo di 110 chilometri a Sogliano al Rubicone (chilometro 32), a Barbotto (chilometro 58) e a Massamanente (chilometro 78), sul medio di 90 chilometri a Sogliano al Rubicone (chilometro 32) e a Massamanente (chilometro 52) e sul corto di 65 chilometri a Sogliano al Rubicone (chilometro 32). Dopo l’arrivo in Piazza Matteotti (sede anche della partenza alla francese dalle ore 7,00 alle ore 8,30), lasciate le bici al servizio di custodia, i partecipanti potranno dedicarsi al grandioso pranzo finale a base di pasta al ragù, piadina farcita con porchetta, prosciutto, salame, mortadella e formaggio, ciambella, acqua, vino, birra e coca cola, oltre ad altri deliziosi cibi che sono attualmente allo studio dell’organizzazione. 

L’iscrizione alla manifestazione sarà di € 7,00, comprensiva del pacco gara, ma è consigliabile sottoscrivere l’abbonamento di € 25 che darà diritto a partecipare a tutte le cinque manifestazioni del Romagna Sprint, che vuole offrire un’alternativa a chi ama pedalare e battagliare con gli amici, assaporando buon cibo e ammirando bei paesaggi.
Info Romagna Sprint: http://www.romagnasprint.com

lunedì 11 marzo 2013

Eliopoli

Archivio storico del Comune di Firenze
Marchino era un boia tenero di cuore: delle sue vittime, esaudiva l’estremo desiderio: “Mezza libra di confetti et un fiasco di vino per detti appicchati”. In uno dei borghi più intensi d’Italia, Terra del Sole (otto chilometri da Forlì, comune di Castrocaro), c’è un archivio criminale unico al mondo e forse il più integro; spazia dal 1579 al 1772, è completo di ogni dettaglio: denuncia, interrogatori, torture per far confessare, cronache dei processi e delle pene. Per una storia abbastanza terribile, che ancora oggi fa tremare i polsi, un luogo splendido e incredibilmente quasi ignoto: Terra del Sole, un piccolo bonbon, 400 metri per 300. Intatte le mura: due chilometri di perimetro, alte dodici metri e mezzo; due borghi simmetrici di case a schiera: lunghe novanta metri e alte nove (quanto sono larghe le strade); casematte sotterranee sui quattro baluardi stellati agli angoli delle mura; i castelli del “capitano di piazza” e di quello “delle artiglierie”, a proteggere le due porte; sulla Piazza d’armi, la chiesa di Santa Reparata fronteggia il Governatorato. Nel palazzo, intense le carceri: celle segrete totalmente graffite (un altro prodigioso archivio), la “stanza del tormento”, i primi esempi di tortura psicologica; ne parleremo tra breve. Un’edilizia pienamente toscana nel cuore della

Andante ma... non troppo

Programmare il Monte Trebbio e poi costretti a scegliere una direzione differente, non è certo piacevole nell'ordine del gradimento escursionistico: eppure scelta non fu più azzeccata in quanto la riduzione del chilometraggio e della conseguente altimetria, ha soltanto giovato alle nostre "gambe" in questa strana domenica ventosa e plumbea. Comunque non da meno difficoltà si sono mostrate a noi, la salita della Samoggia e tutto il crinale che porta fino al bivio Trebbio, pedalato con vento contrario, ma che ci porterà sicuramente benefici fisici per i prox appuntamenti programmati e a breve, su Strada. Durante il veloce ritorno abbiamo fatto anche tappa dagli amici di Bike Passion a Faenza che oggi erano gli organizzatori di un raduno cicloturistico (quando si dice... mangia & bevi: italiani un popolo di affamati!) e poi ci siamo indirizzati verso Lugo percorrendo non la trafficata provinciale del Naviglio , ma abbiamo scelto diversamente di costeggiarla sul lato destro fino a Granarolo pedalando sulla nuovissima ciclabile che scorre a fianco!. Provatela è... veramente interessante.

sabato 9 marzo 2013

Monte Trebbio (mon amour)

STRADA
Domenica 10 marzo
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 9,00
Percorso 100 km circa / disl 800/1000 mt
Salite: Monte Trebbio - Monte Carla

Allunghiamo il passo, visti i prossimi impegni su strada e ci dirigiamo verso Castrocaro e ci arrampicheremo lungo la "storica" salita del Monte Trebbio, che è per noi una tappa obbligata durante le prime escursioni dell'anno. Giunti a Modigliana faremo ritorno transitando per Monte Carla, Errano, Celle, Ponte in castello, Solarolo, Lugo.

venerdì 8 marzo 2013

San Pir


L'intitolazione delle Pievi a San Pietro, principe degli apostoli, è abbastanza frequente nei luoghi di culto coevi delle nostre campagne: si veda S. Pietro in Trento (vedi foto) S. Pietro in Silvis a Bagnacavallo, S. Pietro in Quinto a Pievequinta, S. Pietro in Gradigliano (oggi in Guardiano) verso S. Maria Nuova. Tale dedica può interpretarsi come diffusione del culto dell'apostolo che fu fra i primi artefici dell'evangelizzazione dell'Occidente. Per l'epoca in cui si consolidò la funzione dei centri plebani (IX- X sec.) è anche possibile ipotizzare che il titolo costituisse la proclamazione del diritto della Chiesa a rivendicare come patrimonio di Pietro, cioè del Papa suo successore, quelle terre che erano state prima dei Romani, poi degli esarchi bizantini, a lei "donate" da Pipino e poi da Carlo Magno, re dei Franchi dopo la sconfitta dei Longobardi (Vlll sec.). Si è inoltre frequentemente riscontrato che i più antichi luoghi di culto cristiani sono sorti sugli stessi siti di luoghi di culto pagani, espropriati e donati alla Chiesa dopo il definitivo trionfo del cristianesimo come religione dello Stato Romano (Imp. Teodosio). La scelta del santo patrono poteva quindi essere a volte condizionata dalle tradizioni religiose precedenti legate al luogo ove s'andava ad erigere la nuova Chiesa. Un esempio è costituito dalla riscoperta cappella di S. Maria in Bazzano, protettrice della fertilità, a San Zaccaria, sorta in un anno imprecisato dell'Alto Medio Evo sul luogo di un sacello della Dea Cerere, patrona delle messi. Recita una preghiera della sera in vernacolo romagnolo: "Bona nota a Sa Pir, che l'ha al ciev d'arvir e zil.. D'arvir e da srea.. L'anima mi a la voi salvé". Tanto basta a riconoscerlo santo potentissimo, secondo le nostre tradizioni e in verità non possiamo nemmeno ipotizzare se e a quale culto pagano locale andasse a sostituirsi quello di S. Pietro in questa località del territorio ravennate.

Una serata al "completo"

Una sala gremita di partecipanti non è usuale per noi di Ad Maiora Bike, quattro gatti quali siamo:  è altrettanto vero che questo successo di partecipazione all'appuntamento pubblico "La manutenzione del corpo e della bicicletta" è stato dovuto principalmente alla capillare comunicazione che la società UCF Baracca Lugo ha effettuato verso i propri soci... e che noi ringraziamo sentitamente !!! ma anche alle interessanti argomentazioni illustrate dai due relatori, Antonio Bendini e Matteo Manzi (grazie anche a loro per la dispnibilità e competenza). Meccanica come prevenzione e come pronto intervento sia sulla bicicletta che sul corpo: una buona manutenzione... previene un danno maggiore. E' stata anche una buona occasione per presentare alla platea il nostro mini-tour 2013 "Pustertal" che dal 4 al 7 luglio ci vedrà protagonisti, pedalando in Val Pusteria (download programma da menu /blog) e precisamente a San Candido. Sono aperte le iscrizioni per il soggiorno contattandoci direttamente email (admaiora2004@libero.it) oppure rivolgendovi direttamente a Deka Viaggi  S.Agata sul santerno (Demetrio).

giovedì 7 marzo 2013

Crostis, è boom di turisti

Contador "prova" il Crostis
È la montagna dell’estate carnica. Ma anche italiana. Il Crostis, dopo la delusione cocente per il mancato passaggio del Giro d’Italia all’ultimo istante, si è preso poi la rivincita. Come?
Semplicemente ospitando ogni giorno centinaia di escursionisti da tutta Europa. Un assalto che deve essere regolamentato: così gli amministratori pensano già a istituire un pedaggio capace di generare introiti per la manutenzione della strada. Gli amanti del Crostis sono ciclisti, affascinati dalla salita e dalla Panoramica delle Vette; e poi escursionisti, attratti da sentieri e da un panorama mozzafiato. Oppure automobilisti e motociclisti. Tutta gente che ha letteralmente preso d’assalto la montagna. Che non è però pronta a riceverli. L’allarme viene lanciato dal sindaco di Comeglians, Flavio De Antoni e dall’organizzatore delle tappe friulane del Giro d’Italia, Enzo Cainero. Sono, senza paura di smentite, i padri del “miracolo Crostis”. Per anni hanno lavorato per fare accendere i riflettori su una gioiello poco conosciuto persino agli stessi carnici.Eppure adesso, con i turisti che finalmente prendono d’assalto la montagna, più di quanto sarebbe accaduto se in maggio il Giro avesse affrontato l’inedita salita (incredibile), lanciano l’allarme. «I turisti sono arrivati - attacca Cainero - ma ora bisogna offrire servizi adeguati. Non è possibile che in tre mesi non sia stato ancora possibile istituire il senso unico sulla traversata o organizzare iniziative capaci di sfruttare l’arrivo degli escursionisti con benefici immediati per l’economia della zona». Insomma, il Crostis è la classica gallina dalle uova d’oro, ancor di più in un momento dove i quattrini si tengono lontani dal turismo. Ma le uova d’oro nessuno le raccoglie. «Abbiamo già perso troppo tempo», tuona Cainero. «Sono state fatte riunioni inutili, ma nulla è stato deciso. Noi siamo pronti al senso unico sulla Panoramica, i vigili di Ravascletto non sbloccano la situazione» spiega il sindaco di Comeglians, Flavio De Antoni, che, stufo di aspettare, ha convocato per domani alle 17 a Comeglians l’ennesimo vertice con sindaci di Ravascletto, Ovaro, Sutrio, Turismo Fvg, Carnia Welcome, Comunità montana (la cassaforte del miracolo Crostis per i denari investiti) e Provincia per sbloccare la situazione.
Perchè lassù, a quota duemila metri, la strada “scherza” con i dirupi e se, ad esempio, due auto si incrociano possono sorgere problemi. È già accaduto nei mesi scorsi con turisti che, dopo essere stati ammaliati dal panorama, si sono dovuti impegnare in pericolose manovre per districare gli ingorghi. Sull’orlo del dirupo. «Così si allontanano i turisti dalla montagna», aggiunge Cainero che domani solleciterà i Comuni di Comeglians e Ravascletto affincheè prendano in considerazione l’ipotesi di istituire un piccolo pedaggio per regolamentare l’accesso alla montagna e far cassa per garantire la complicata manutenzione della strada. Due-tre euro, non di più, s’intenda. Ma i centinaia di ciclisti, che da tutta Europa quest’estate hanno scalato il Crostis, chiedono almeno una cosa: il senso unico sulla direttrice Tualis-Ravascletto. Scendere a perdifiato dalla discesa verso Ravascletto e trovarsi dinanzi un’auto non è il massimo della vita. È davvero troppo complicato?.

mercoledì 6 marzo 2013

Prevenire per non curare

Tutto confermato per l'appuntamento programmato, per questa sera 7 marzo alle ore 21 / presso la Sala Congressi ASCOM Lugo (ingresso da Via Giotto), dove si parlerà di "manutenzione" sia della Bicicletta che del nostro Corpo umano, sempre rapportato al gesto ciclistico. Un paragone assurdo ma che in realtà tanto assurdo non è, infatti come dice il detto: "meglio prevenire che curare"; in genere ci accorgiamo di avere un corpo soltanto quando accusiamo dolori oppure stiamo male e solo in quel momento ci mettiamo in moto per cercare un medico o un rimedio fai da te. Una serata quindi imperniata sempre sulla bicicletta, ma con due differenti tematiche :  saranno affrontati interessantissimi approfondimenti e utili consigli di  manutenzione meccanica, per evitare guasti ed noiosi inconvenienti sul percorso, e in modo paritetico saranno toccati temi sul mantenimento fisico con prevenzione posturale... che pur sempre meccanica è!.

Centratura ruote



Imparare a centrare una ruota della bicicletta, non è difficile, occorre però sapere come bisogna fare. In primo luogo facciamo un esempio con la ruota anteriore di una bici tipo mtb o city bike, a 36 raggi, se non avete un centraruote (molto consigliato per avere una maggiore precisione di centratura e campanatura), capovolgete la bici con le ruote in su e frenate sulla ruota anteriore, in questo modo prendete spunto sui pattini freno per centrare la ruota. Bene ora con le mani girate la ruota piano fino a che il cerchio si avvicina su un pattino del freno o addirittura de molto storta striscia spostando addirittura il pattino freno, bene a questo punto prendete il tiraraggi, e iniziate a girare un quarto di giro il nipples del raggio che si avvicina di più al pattino in senso antioario in modo da allentare il raggio che tira troppo verso il pattino. Se non basta un quarto di giro, provate mezzo giro o al massimo 1 giro completo. Migliorato? Bene ora girare la ruota sempre piano e verificate che ci sia un altro raggio che si avvicina troppo al pattino e coreggete allo stesso modo pure quello.
Questo è un modo elementare per centrare la ruota e se ne volete sapere di più:
http://meccanico-biciclette.blogspot.it

martedì 5 marzo 2013

Il grande Roger...

“Una Ferrari non è l’auto per un corridore, va bene per un calciatore. Il direttore della Brooklyn (Giorgio Perfetti) mi regalo’ una Ferrari  quando vinsi la Milano-Sanremo ma non riuscivo a far entrare la mia  bicicletta nel bagagliaio e dovevo togliere la sella, che finivo per dimenticare regolarmente a casa. La vendetti dopo un anno.”
Roger De Vlaeminck

Il book dell'Eroica

L’Eroica, la corsa cicloturistica che dal 1997 rappresenta un’esperienza collettiva di sport e cultura conosciuta in Italia e nel mondo, adesso è un libro. Centosessanta pagine firmate da Gino Cervi, Paolo Facchinetti, Lorenzo Franzetti e Guido P. Rubino che raccontano con testi e immagini le diverse anime di questa competizione: quella del ciclismo storico, quella legata al paesaggio del Chianti, delle Crete senesi e della val d’Orcia, quella appassionata di collezionismo, quella che porta ogni anno, e per tutto l’anno, migliaia di turisti a pedalare sulle strade bianche del circuito permanente. La sua vera forza risiede nella capacità di risvegliare l’epica del ciclismo eroico, fatto di cose semplici, profonde e popolari: il sudore, l’impresa, la fatica, il gruppo (sul sito dell’editore Bolis un’anteprima di alcune pagine del libro ). Un evento straordinario per quel territorio anche dal punto di vista economico: l’organizzazione dell’Eroica costa all’incirca 250mila euro mentre i partecipanti alla corsa spendono in quella parte di Toscana circa 4 milioni di euro. In altre parole: 1 euro investito ne produce 15, un rarissimo caso di investimento turistico di successo realizzato senza nessuna nuova infrastrutture, ma soltanto valorizzando le strade bianche esistenti.

lunedì 4 marzo 2013

Fonte Chiardovo

Usciti dall'abitato di Bagno verso sud (verso monte) percorsi circa 100 metri sulla destra ha inizio un vialetto pedonale asfaltato che costeggiando il torrente Volanello, in poco più di 1 Km conduce alla fonte del Chiardovo. Sorgente conosciuta fin dall'antichità, le sue acque che hanno un caratteristico odore di "uovo marcio", sono indicate per piccoli disturbi del fegato e delle vie biliari. In parte incanalate verso gli stabilimenti termali vengono utilizzate per terapie inalatorie. L'attuale fonte, di chiaro stile Littorio, è stata costruita nel 1936.

domenica 3 marzo 2013

L'ultima neve di primavera

Non vogliamo certamente in questo post  recensirvi l'omonimo e struggente film degli anni ottanta... ma gli abbiamo sottratto solamente il titolo che è a suo  modo perfettamente rappresentativo dell'escursione odierna, in quel di Monte Romano. Ancora tanta neve, forse troppa ed inaspettata: salendo da San Cassiano siamo giunti agevolmente fino al crinale che porta a Ca' Malanca ma poi da questo punto i 30 cm di fondo innevato ci ha consentito di continuare, per giungere fino a Monte Romano, soltanto con "portage" o meglio con bici a seguito. Una bella faticata !! ma altrettanto abbiamo goduto di questa "ultima neve" in un contesto di una giornata splendida irradiata dal sole e con un panorama infinito delle colline circostanti.

sabato 2 marzo 2013

Endura Alpen

Attraversare le Alpi in un unica giornata: un sogno per tanti ciclisti ambiziosi! Ma ora diventa realtà con l´ENDURA Alpen-Traum, evento agonistico per ciclisti su strada organizzata dalla Plan B (Bike Transalp) e fortemente voluta dalla rivista redesca RoadBIKE. La prima edizione di questo spettacolare "Alpencross" si correrà il 14 settembre 2013 con partenza dalla località di Sonthofen (Ger) ed arrivo a Solda, in Alto Adige (Ita). I ciclisiti potranno scegliere tra due distanze: una lunga che richiede di fare sei diversi passi e 252 km con 6.000 metri di dislivello, poi una corta di 146 km (4.315 m disl) che partirà da Landeck, in Tirolo (Aut).
Solo 10 km dopo la partenza da Sonthofen, nella regione dell´Allgäu, il percorso porta subito in salita, si sale sul passo Oberjochpass (1155 Mt slm). Una volta arrivati si continua su un altopiano, una valle chiamata Tannheimer Tal, prima di scendere dal passo Gaichtpass per giungere nella valle del Lechtal. Segue un breve tratto in pianura, ma presto si sale fortemente, per la prima volta i concorrenti troveranno rampe con pendenze del 15% prima di raggiungere il passo Hahntennjoch (1903 Mt). Dopo una discesa velocissimaverso la valle dell´Inntal, ci sará una breve tregua che servirá per salire prima sulla piana Pillerhöhe (1559 Mt), poi sul passo Resia (sarete in Italia!, 1507 Mt). A questo punto saranno fatti ca 200 Km e segue il culmine della pedalata: la salita sullo Stelvio (2757 Mt), uno dei passi più alti d´Europa. Segue il finale in direzione Val Venosta e l´ascesa verso Solda, ai piedi del maestoso ghiacciaio dell´Ortles (1900 Mt).
Per informazioni: www.bikeandmore.it



venerdì 1 marzo 2013

Villa Ramona

Da via Ramona, che attraversa il paese di San Pietro in Trento, è visibile il prospetto del bell'edificio della villa. Infatti questa via ricalca per un buon tratto il percorso del viale antico che, attraversata un'ampia distesa a prato di quasi mezzo chilometro, immetteva all'ingresso principale. Era tradizione, nell'organizzazione degli spazi intorno alle dimore nobiliari di campagna del ravennate, che l'area antistante la villa fosse tenuta a prato, mentre il parco solitamente veniva posto ad occupare aree più o meno ampie sul retro degli edifici. Nel 1850 parte di questi terreni furono ceduti al Comune, che vi insediò l'attuale via di transito pubblico. L'impianto originario della villa risale agli anni fra la fine del 1500 e l'inizio del 1600. Prese il nome dalla famiglia Ramoni di S. Angelo in Vado e giunse, pare per eredità conseguente un matrimonio, alla nobile famiglia Dal Corno. L'ultima erede fu Francesca che la portò in dote insieme al nome della propria casata ad Ippolito Lovatelli.
Ma se ne volete sapere di più: