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giovedì 31 gennaio 2013

MTB Domenica 3 febbraio

Challenger d'Inverno Pol. Santa Lucia
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7,45
Partenza presso: sede ARCI S.Lucia 
Via S. Mamante 71 Faenza
Iscrizione: 4 euro + Pasta- Party
Percorso 38 km zone limitrofe
Mappato nelle zone: Monte Paolo
Parcheggio consigliato: Sede Arci

Penultimo appuntamento del Challenger invernale MTB UISP (che chiuderà con la HIT "La 3 Fiumi di Romagna" organizzata dalla UC BAracca Lugo) in quel di Santa Lucia di Faenza, piccola frazione del comune manfredo. Un percorso ad alto kmetraggio che presuppone una mappatura su strade sterrate di veloce e facile percorrenza.

martedì 29 gennaio 2013

Un grande cicloviaggiatore

In considerazione del grande interesse sorto intorno all'incontro programmato con il fantastico ciclo-viaggiatore OBES GRANDINI, di venerdi prox 1 febbraio alle 20,30, la società organizzatrice UC Baracca Lugo ha convenuto di spostare l'appuntamento in una location più idonea e cioè la sala ASCOM, via Acquacalda 29, Lugo.
Obes Grandini di Migliarino (FE) percorre da sempre il mondo per una sua personale, incrollabile, necessaria filosofia: curiosare fra uomini, paesaggi, lingue, culture, climi estremi.... Pedalando da solo, con l'unico mezzo che gli è congeniale, la sua fedele bicicletta, ha attraversato l'Europa, l'Australia, l'America Latina, il Canada, l'Alaska, la Siberia, l'Asia.

Chianti Classic 2013


Castelnuovo Berardenga (SI)
LA FESTA DEL CICLISMO CON 3 PERCORSI CICLOTURISTICI
Torna la Chianti Classic con una diciannovesima edizione ricca di novità. A partire dalla notte del 1 giugno e per tutto il giorno di DOMENICA 2 ogni tipo di pedale potrà cimentarsi lungo le tortuose e magnifiche strade chiantigiane già meta degli allenamenti di Gino Bartali. Lo scarso traffico veicolare, la collaudata organizzazione della Bulletta, un impegno rinnovato delle istituzioni e delle associazioni, la presenza attiva delle aziende vinicole, delle Città del Vino, delle Città Slow, del Mercatale e del Museo del Paesaggio, costituiscono la migliore garanzia per una migliore accoglienza di ciclisti e famiglie e per una ottima riuscita della manifestazione. Ecco il ricco menù della manifestazione:
Nella mattina di domenica 2 giugno partenza dalle ore 8 dei tre percorsi cicloturistici, 60,85 e 122 km. I ciclisti che si cimenteranno nei percorsi partiranno alla francese dalle ore 8 alle 9. 85 km per il primo con 1.100 mt di dislivello e 122 km per il secondo con 2.140 mt di dislivello. Si pedala tra il chianti senese e quello fiorentino toccando celebri fattorie, ville, castelli e borghi come Castellina, Radda, Panzano e Greve. Per i più tranquilli partenza dopo le ore 9 per un percorso di 60 km e 860 mt di dislivello che da Castelnuovo porta fino a Gaiole in Chianti, la patria dell’Eroica, e ritorno dal Castello di Brolio.

lunedì 28 gennaio 2013

Un Carnevale... dolce.

Il periodo del Carnevale, che precede quello della Quaresima, prevedeva che ci si divertisse fino all’inverosimile e a tavola si facessero grandi scorpacciate per poi passare al periodo di digiuno e penitenza. Per questo motivo durante la festa abbondavano i dolci, fritti nello strutto - oggi sostituito dall’olio - particolarmente saporiti e di fattura assai semplice. Anche le tagliatelle, piatto tipico di questa regione, possono diventare un delizioso dolce di Carnevale, dopo essere state opportunamente zuccherate e quindi fritte. Questa ricetta delle Tagliatelle fritte, facile da fare e molto gustosa, risale alla tradizione contadina dell’Appennino romagnolo, ma è diffusa un po’ ovunque seguendo varianti a seconda delle aree.Questi dolci tradizionali, legati alla semplicità delle usanze contadine, sono normali tagliatelle che si rendono golose cospargendo la sfoglia appena tirata con zucchero e succo di limone o di arancia. La sfoglia è poi arrotolata e tagliata come per le tagliatelle ma lasciata in rotolini per essere poi così fritta. Ingredienti: 200 gr di farina, 2 uova, 4 cucchiai di zucchero semolato, 1 arancia non trattata, olio di semi di arachidi q.b., zucchero a velo q.b.
Preparazione: impastate la farina con le uova come per una comune pasta all'uovo. Tirate quindi una sfoglia di medio spessore, poi cospargetela con lo zucchero semolato e la buccia grattugiata dell'arancia. Arrotolate la pasta come fate per le tagliatelle, tagliandola quindi della larghezza di circa 1 cm. Lasciate la sfoglia arrotolata e friggetela in abbondante olio, scolatela poi su una carta assorbente. Disponete quindi le tagliatelle fritte su un vassoio da portata, cospargetele di zucchero a velo e servitele fredde.
Fonte: http://www.emiliaromagnaturismo.it 

domenica 27 gennaio 2013

Un "rigido" weekend

Le due escursioni del fine settimana sono state segnate dalla rigida temperatura invernale che proprio in questi giorni contraddistingue il meteo regionale, ma la sindrome da " mancanza della bicicletta" si è fatta abbondantemente sentire e quindi non abbiamo certamente desistito nel pedalare ugualmente. Andiamo però con ordine: sabato ci siamo diretti a Casola Valsenio alla ricerca di carraregge che potevano offrirci un fondo percorribile senza navigare nella fanghiglia, e salire per il Cardello e proseguire per il crinale di Monte Battaglia è stata scelta giusta anche se il fondo ghiacciato ci ha creato non pochi problemi di aderenza. Domenica invece abbiamo scelto di partecipare, come da programma, al Raduno di Marzeno e come la scorsa edizione ci dobbiamo complimentare con gli organizzatori per aver mappato un interessante percorso in un area (Samoggia Pietramora Monte Paolo) non certamente facile nell'individuare strade offroad percorribili: molto intrigante la seconda parte del tracciato con splendidi ed inediti singletracks.

venerdì 25 gennaio 2013

Randonnèe della Romagna


Sempre nel contesto della manifestazione cicloturistica del Giro della Romagna, sabato 4 maggio, si svolgerà la Randonnèe di 400 e 300 km con partenza e arrivo a Lugo. L'interessante percorso è stato modificato quest'anno per coloro che affronteranno la massima distanza, anticipando i primi 100 km interamente pianeggianti , quelli che portano fino a Comacchio, attraversando la Valle grande.
I Partecipanti saranno attesi per ore 22 nella Piazza Baracca di Lugo per congiungersi con coloro che si "accontentano" di pedalare 300 km e dare insieme seguito al percorso progettato, che li condurrà prima a Cesena e da qui a scavalcare il crinale appenninico attraverso il Passo Carnaio, Passo della Calla; giunti a Borgo San Lorenzo faranno ritorno salendo ancora il Passo della Colla, Marradi, Beccuggiano, Faenza e concludere questa "impresa" ciclistica a Lugo.
Info: http://www.ucfbaracca.it/ 

Vantaggi

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un elenco completo dei vantaggi presunti o dimostrati dell'uso della bicicletta non è possibile. I vantaggi sono di diverso tipo:
• economico (diminuzione della quota di bilancio delle famiglie dedicata all'automobile, riduzione delle ore di lavoro perse negli ingorghi, riduzione dei costi della salute grazie ad un'attività fisica regolare ecc.); 
• politico (riduzione della dipendenza energetica, risparmio di risorse non rinnovabili ecc.); 
• sociale (democratizzazione della mobilità, maggiore autonomia e accessibilità di tutte le attrezzature sia per i giovani che per gli anziani);
• ecologico (con una distinzione tra gli effetti locali a breve termine — nozione di ambiente — e gli effetti planetari a lungo termine — nozione di equilibrio ecologico).
La difficoltà risiede nella quantificazione dei vantaggi della bicicletta per la collettività (in particolare quelli economici e ecologici). I fattori in gioco sono numerosi e complessi e per alcuni di essi non esiste un modello affidabile di calcolo delle economie generate dalla bicicletta.
Fonte "Città in Bicicletta" Commissione Europea
 

giovedì 24 gennaio 2013

MTB Domenica 27 gennaio

Challenger d'Inverno GC Marzeno
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7,45
Partenza presso: sede ARCI Marzeno
Via Moronico 1, Marzeno
Iscrizione: 4 euro + Pasta- Party
Percorso 35 km zone limitrofe
Mappato nelle zone: Monte Pietramora
Parcheggio consigliato: Molino Naldoni

Nebelhorn

Non abbiamo mai pubblicato mai nessuna ascesa Hors Categoriè  "tedesca" e pertanto eccoci  pronti a presentare il Nebelhorn che ha il sito di partenza a Oberstdorf, paese situato nella regione alpina più a sud della Germania confinante con Austria e Svizzera: la salita, con una lunghezza di 7.8 km, ha il suo punto più alto a 1925 mt. La pendenza media dello Nebelhorn è di 14.0% eun dislivello di 1089 mt. Il percorso è interamente asfalto. La sua particolarità, oltre alla sua difficoltà complessiva, è un punto di estrema pendenza oltre il 30% !!! Non ci credete? Guardate qui: http://img516.imageshack.us/img516/6742/muro3om.jpg

martedì 22 gennaio 2013

Radiografie....

Scarpe Vintage

Salite in bicicletta


Stelvio, Gavia, Pordoi, Mortirolo; Alpe d'Huez, Galibier, Izoard, Tourmalet; Lagos de Covadonga, Alto de El Angliru. Nomi evocativi del ciclismo professionistico internazionale, salite leggendarie che qualunque dilettante o amatore della bicicletta sogna di affrontare almeno una volta nella vita. Profondo conoscitore del mondo del ciclismo, Daniel Friebe ci accompagna lungo le 50 più grandi salite europee, in un coinvolgente crescendo che va dai 78 m del Koppenberg, in Belgio, l'"aspra pista di 600 m che punta dritta verso il cielo" dove anche il grande Eddy Merckx fu costretto a scendere e a proseguire con la bici in spalla, ai 'mostruosi' 3384 m del Pico de Veleta, la più alta strada asfaltata d'Europa, nell'assolata Andalusia. La maggior parte delle ascese si snoda all'interno di paesaggi incontaminati che solo la bicicletta consente di ammirare in tutta la loro intima bellezza. Ne danno un'ampia testimonianza le fotografie di Pete Goding: gli incantevoli scenari sulle Dolomiti dal passo Giau e dall'arrivo della salita alle Tre Cime di Lavaredo, la vista del monte Bianco dal Col de la Faucille, o il contesto davvero unico del Cirque de Gavarnie, sui Pirenei - semplicemente "la più bella cosa che ci sia", nelle parole di Gustave Flaubert -, ricompensano appieno lo sforzo richiesto al ciclista per raggiungerli. Ogni salita è corredata da indicazioni pratiche, con mappe, statistiche e grafici altimetrici.
Per ordinare online: www.abebooks.fr

Do you like?

(My) SPECIALIZED EPIC COMP CARBON
Un mezzo cross country molto efficiente grazie al leggero telaio in fibra di carbonio FACT, ruote 29" e 100mm di escursione.
  • Telaio in fibra di carbonio FACT IS 9m e carro posteriore in M5, geometria dedicata 29er, 100 mm di escursione. Carro FSR su cuscinetti e battuta carro posteriore 142mm.
  • Ammortizzatore Flow Control Mini Brain Specialized/Fox con AUTOSAG, valvola inerziale e Brain Fade, molla ad aria e regolazione dello smorzamento in estensione.
  • Forcella RockShox Reba RL 29", corsa 100mm con nuova cartuccia Solo Air, lock-out e regolazione del ritorno.
  • Pneumatico anteriore S-Works Fast Trak 2.0" 2Bliss ready con mescola a doppia densità per velocità e trazione e per ridurre il peso rotazionale.
  • Guarnitura XC 2x10 SRAM S-1250, movimento centrale PF30 e pedivelle in lega.
  • Nuove manopole MTB lock-on Sip Grip con impugnatura resistente e confortevole.
  • Freni a disco idraulici Magura MTS, potenti e affidabili.
  • Cambio posteriore a 10 velocità Shimano XT Shadow Plus a gabbia lunga.
  • Ruote American Classic Race Tubeless Aluminium  - set 1459 gr

lunedì 21 gennaio 2013

Consigli del salitomane


Non solo un buon posizionamento di base sulla bicicletta ma rimanete anche seduti durante la pedalata in salita per rendere maggiormente !!!
Sebbene sviluppiate più potenza quando siete fuori sella (ci si avvantaggia del peso di tutta la parte superiore del corpo spingendo sui pedali), usate anche dal 10% al 12% dell'energia in più poiché la zona pelvica non è in contatto con la sella, il che significa più lavoro per i quadricipiti e per i muscoli posteriori per tirar su il pedale dal punto morto inferiore. L'effetto netto è che viene usata più energia (minore efficienza) per salire rispetto a quando si è seduti.

domenica 20 gennaio 2013

Oasi di Boscoforte

Il villaggio di Anita sorse alla fine degli anni 30 a seguito della grande bonificazione del Mantello, a testimonianza di ciò gli edifici simbolo del paese le scuole, la casa littoria e la chiesa sono di chiara ispirazione razionalista. Posta all'estremità orientale del Comune di Argenta, addossata all'antico corso del Primaro e vicina al fiume Reno, Anita si trova a pochi chilometri dalle Valli di Comacchio. Il paese durante l'ultimo conflitto mondiale è stato teatro di numerosi scontri che hanno lasciato segni indelebili nella memoria collettiva, a ricordo della lotta di Liberazione, la piazza centrale fu intitolata ai Caduti per la Libertà e nel 1996 fu inaugurato il monumento alla Pace che ricorda gli eroici caduti della Resistenza. Recentemente, l'Amministrazione Comunale ha provveduto a risanare e recuperare il complesso scolastico e la casa littoria destinandoli a sede di servizi turistico-ricettivi e culturali. Cà Anita, questo è il nome delle strutture, accolgono al loro interno una foresteria e un punto di ristoro e accoglienza dove si propongono prodotti tipici e degustazioni della tradizione. Il complesso è destinato ad accogliere gli amanti di un territorio originato nei secoli dall'interazione tra terra e acqua dove, coesistono habitat antichissimi, come distese d'acqua salmastra e cordoni dunosi; luoghi segnati dalle bonifiche e dal lavoro quotidiano dell'uomo per strappare terra alle acque ed impiantarvi abitati e colture. In prossimità dell'abitato di Anita, a sinistra del fiume Reno si estende l'Oasi di Boscoforte, collocata nel Parco del Delta del Po dell'Emilia - Romagna- stazione delle Valli di Comacchio. Boscoforte è un vero e proprio "paradiso naturalistico", localizzato su un cordone dunoso di epoca etrusca, che divide la valle di Porto dalla valle Lido di Magnavacca, uno degli angoli più suggestivi del Parco del Delta del Po. L’area è caratterizzata da una notevole varietà di ambienti, legati alla contemporanea presenza di zone di acqua dolce e di acqua salmastra: canneti, salicoroneti, dossi sabbiosi e canali. L'avifauna è ricchissima: è il luogo privilegiato per la nidificazione e la sosta di volpoche, avocette, spatole e fenicotteri. 
Prendendo la strada sull'argine Agosta, che da Anita porta a Comacchio, si costeggia l'affascinante laguna, osservandola da un punto di vista privilegiato. Dalla sommità dell'argine si apre lo sguardo su una panoramica spettacolare: da un lato, si scorgono i campi agricoli, quelli che erano le grandi valli del mezzano, oggi bonificate; dall'altro, si ammira la distesa d'acqua, che offre un ambiente naturale unico al mondo, un luogo incantevole, meta ambita per naturalisti e amanti del birdwatching. 
Fonte: http://www.portaleargenta.it

giovedì 17 gennaio 2013

Monte Romano

Sulla strada "marradese" che va da Brisighella a Marradi, prima di un passaggio a livello, bisogna svoltare a destra seguendo le indicazioni per S. Martino in Gattara e sucessivamente dopo 200 mt. a Dx: qui ha inizio una delle salite romagnole maggiormente impegnative con la sua pendenza del 9% di media distribuita su 5,1 km e un dislivello metrico di 446 mt. Giunti al termine presso la Chiesa, si può godere di un paesaggio "nature" ma si può anche proseguire per circa 3 km (inizialmente su un crinale, poi segue una discesa e un ripido muro) per giungere ad una nota trattoria... metà di pellegrinaggi mangerecci; la strada asfaltata ha termine proprio qui e pertanto è necessario ripercorrerla per ridiscendere a valle. Giudizio: estrema!

Rifugio Fontana Moneta

Il rifugio è situato in Comune di Brisighella, nella vallata del torrente Sintria, a circa 38 km. da Faenza. È stato ricavato all'interno del complesso edilizio, anteriore al 1300, denominato Fontana Moneta e comprendente la Pieve, la canonica e la casa colonica.L'intera struttura, da tempo non più abitata a seguito dell'abbandono dell'Appennino, era in condizioni tali che la chiesa rischiava di crollare e trascinare nella caduta l'altra parte del fabbricato, anch'esso pericolante. È merito dell'UOEI l'avere restaurato e reso agibile e quindi utilizzabile l'intero complesso che ha conservato rigorosamente l'impianto e l'architettura originali. Ciò è stato possibile per la fiducia ed il sostegno economico di enti, istituzioni e privati e per l'impegno dei soci tra cui l'amico don Vittorio Bucci. L'edificio è situato a 634 m. di altitudine nel cuore dell'Appennino ed è utilizzato dall'UOEI come rifugio per fini statutari e sociali. È servito di acqua, luce, gas e dispone di 31 posti letto distribuiti in 5 camere, 2 sale da pranzo per circa 50 persone la prima e 15 la seconda, 2 cucine, 1 saletta conversazione, 5 servizi igienici con doccia e acqua calda, ampio prato per attività in comune.

mercoledì 16 gennaio 2013

Una settimana... difficile

Non pubblicheremo alcuna escursione per questo weekend, in quanto le condizioni meteo prospettate ci inducono saggiamente a non farlo: sarà quindi la settimana più invernale, con  una situazione meteo dinamica che cambia rapidamente e pertanto è altrettanto giusto programmare alla giornata. Domenica, se le previsioni non fossero state delle "migliori" ci ritroviamo al solito start-point del Briko Bar a Lugo alle 7,45 improvvisando il percorso in MTB.

Incontro con Obes Grandini,

Venerdì 1 febbraio, ore 20,30
Centro civico, via Rivali S. Bartolomeo - Lugo
Incontro pubblico organizzato dalla UC Baracca Lugo con Obes Grandini, cicloviaggiatore di Medelana (FE) che con la sua bicicletta ha compiuto imprese eccezionali per raccontarci le sue esperienze di viaggio e condividere con noi le sue avventure in bicicletta. Il primo viaggio in bicicletta sulle strade dell'Europa fino a raggiungere Capo Nord, durerà 15 mesi; l'ultimo iniziato nel 2010, attraverso tutta l'Africa da Città del Capo a Medelana, lo impegnerà per un anno e tre giorni. Ha già pubblicato ‘America Latina: un viaggio in bicicletta’ e ‘Dalla Pianura Padana all'Altopiano tibetano’. Ma chi è Obes e che cosa racconta nei suoi libri? 
"Quando sono sui pedali – afferma – mi sento come una barca che lascia il porto, mollo gli ormeggi e parto per un mare sconosciuto ma carico di promesse. Osservo ciò che mi circonda e la mia mente spazia fino a fare riemergere vicende dimenticate, in un meditare continuo che mi aiuta a conoscermi meglio e a migliorarmi". 
Dal 1980 ha compiuto 9 viaggi, 68 mesi di pedalata e, soprattutto, 105000 chilometri, percorsi solo ed esclusivamente sulla propria inseparabile bicicletta. Per queste avventure sui pedali, Obes non cerca nè sponsor nè alcun aiuto economico in quanto, come lui stesso dice "scrivo per viaggiare ma non ho mai viaggiato per scrivere".
Info: www.ucfbaracca.it 

martedì 15 gennaio 2013

Frittura Romagnola

La frittura di pesce è una vera e propria prelibatezza, saporita ed invitante. Per un fritto dorato e croccante, il pescato va cotto in abbondante olio d’oliva ben caldo, con tempi diversi. Ecco una ricetta marinara romagnola con alcuni semplici suggerimenti, facilissima da realizzare.
Difficoltà: facile
Ingredienti: per 4 persone: 8 scampi, 8 mazzancolle, 2 zucchine, 1 kg. di calamaretti freschi, 8 canocchie, olio d'oliva, pepe, sale grosso e farina.
Preparazione: Infarinare bene prima tutti i crostacei e metterli in padella con abbondante olio di oliva ben caldo. A frittura ultimata toglierli e scolarli dall’olio, infarinare quindi i calamaretti e le zucchine, metterli in padella facendo attenzione che l’olio sia ben caldo e, a frittura ultimata, toglierli e sgocciolarli. Porre il tutto su di un piatto con una base di carta-paglia, lasciare asciugare ed aggiungere sale grosso e pepe macinato fresco.

Bici da Pineta

lunedì 14 gennaio 2013

Una Full "29 speciale

Indubbiamente un pezzo da combattimento questa BMC FourStroke FS02 29 ( ... e non è il top di gamma... pensate!) che con i suoi Kg 10,50 si posiziona a tutti gli effetti nella segmentazione Marathon alla pari delle più agguerrite Front, ma con gli indubbi vantaggi del bi-ammortizzato. Unico difetto che gli si può imputare, sempre che lo sia, il prezzo che si aggira sopra ai 6.000 euro con una configurazione Shimano Xtr e Ruote Easton EA90XC. Beati quelli...

Per tutti i gusti...















1. “Vintage Postman Bike Bag” by Louis Vuitton
2. “Swiss Army Bicycle Bike Pannier Bag” on Etsy
3. “Bike Bag” by Collina Strada
4. “Billy Kirk Bike Frame Bag” by Oi Polloi
5. “BIKE BAGS” by Ora
6. “Felt Bike Bag” by Flux Production
7. “DIY leather tool bag” on Instructables
8. “The Sac” by Linus
9. “Edith” by Beatrice Holiday

Fonte: http://www.bobos.it 

domenica 13 gennaio 2013

Guarda un po'....

Tenetevi pronti perchè il mondo potrebbe davvero cambiare. Non sarebbe un congegno super tecnologico la causa, affatto. Una bicicletta di cartone, piuttosto. Incredibile da pensare eppure il progetto è già in atto. Già è stata creata, già è stata provata, ma va migliorata. Il materiale non è acciaio, ferro, o quant’altro: semplice cartone riciclato e poi trattato con una lacca di materiali organici che lo rendono impermeabile e ignifugo. Una vera innovazione in fatto di green economy che potrebbe rivoluzionare la vita del mondo intero. I suoi bassi costi di produzione (circa 9€), infatti, permetterebbero di vendere il prodotto a un prezzo di mercato di 15€ rendendolo accessibile anche alle popolazioni più povere dell’Africa e del resto del Mondo. Si faciliterebbero così i trasporti in queste aree povere. 
Fonte: http://fubplus.com

Very beatiful

Ribot T900 è il nuovissimo modello 29” della gamma Torpado 2013, realizzato per rispondere alle esigenze di chi cerca una mountain bike più stabile e che dia sicurezza nell’affrontare le difficoltà del fuori strada. La ruota grande facilita l’attraversamento di ostacoli conferendo più stabilità e sicurezza perché la superficie di contatto con il terreno aumenta. Il telaio (910 gr), realizzato in fibra di carbonio UD (unidirezionale) è il più performante come leggerezza, ha sterzo conico e passaggio cavi interno.
Info: www.torpado.it 

Mea culpa...

"Quando si commette un errore è bene riconoscerlo ma se è del tutto fortuito allora si può ritenere assolto da responsabilità chiunque l'abbia commesso": questa è la sentenza a cui sono giunti la Commissione Disciplinare ADM in merito alla escursione programmata lo scorso sabato all'ombra del Monte Trebbio.... o meglio, sarebbe più corretto scrivere " nelle strade fangose che scendono fino ai Valloni del Trebbio".
Ebbene si, ieri è stata una giornata storta su tutti i punti di vista, dal fondo del terreno che era oltre i limiti della praticabilità e pertanto necessitava prevederlo, e il clima nebbioso e umido che non ha lasciato spazio ad un briciolo di calura: dispiace aver buttato via una opportunità per pedalare in altura ma come sempre ... sarà per un'altra volta!.

venerdì 11 gennaio 2013

Passo ciclabile più alto del mondo


Ladakh (India) sul classico percorso da Manali a Leh, con scalata finale al Khardung La , il passo carrozzabile più alto  del mondo!  Con i suoi 5620 metri di altitudine congiunge la Valle di Nubra, riserva naturale protetta del Ladakh alla valle dove sorge Leh. E' il tragitto obbligato per andare nella Nubra Valley e necessita di un permesso speciale per il transito. La strada è un sussefuirsi emozionante di tornanti e la vista su Leh è davvero superba. Arrivati in cima c’è un punto di ristoro dove si può mangiare qualcosa e bersi un tea caldo. C’è un presidio dell’esercito indiano e la classica rete di bandiere di preghiera che ricopre tutta la montagna. Da qui si ha un panorama mozzafiato sui ghiacci dell'Himalaya indiano e sulla catena dello Stok Kangri, la vetta più alta del Ladakh, oltre i 6100metri. E’ davvero un luogo spettacolare.

mercoledì 9 gennaio 2013

MTB domenica 13 gennaio

Challenger d'Inverno MTB Isola
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7,45
Partenza presso: Agriturismo "IL GUALDO DI SOTTO"
Via Gualdo 2  Riolo Terme - Isola
Iscrizione: 4 euro + Pasta- Party
Percorso 30 km
Mappato nelle zone: Monte Mauro
Parcheggio consigliato: Presso l'agriturismo oppure Isola

Riprendiamo i nostri appuntamenti domenicali con quello organizzato da Caroli Sport in quel di ISOLA: un percorso che ha inizio e si conclude presso l'Agriturismo "Il Gualdo di Sotto" collocato proprio alle pendici di Monte Mauro: e' sempre un piacere pedalare in questa area collinare anche perchè è sempre praticabile anche in condizioni di fondo "invernale" difficoltoso.

Il Rifiutologo

A Bologna Hera lancia un nuovo servizio: i cittadini potranno segnalare rifiuti abbandonati o strade poco pulite attraverso lo smartphone o il tablet. Le squadre della multiutility avranno così un quadro sempre aggiornato della città, intervenendo tempestivamente. Da qualche giorno i cittadini bolognesi hanno un’arma in più per combattere l’inciviltà di chi abbandona i rifiuti: il loro smartphone o il tablet. Con il nuovo aggiornamento del Rifiutologo, l’app che aiuta a fare la raccolta differenziata, sotto le Due Torri è stato attivato un servizio in più: la possibilità di scattare una foto e inviarla ai Servizi Ambientali di Hera, denunciando così strade poco pulite, rifiuti ingombranti in strada e altre spiacevoli situazioni contro il decoro urbano.Il servizio è già attivo e per sfruttarlo basta scaricare l’app gratuita del Rifiutologo dall’Apple Store o su Android Market. Spunterà così, in aggiunta alle 2mila voci da consultare al momento di fare la raccolta differenziata, un nuovo servizio. Il cittadino potrà trasformarsi in una sorta di 007 del decoro urbano e scattare delle foto per documentare situazioni critiche: attraverso il Gps, che localizzerà la sua posizione, la foto arriverà a Hera, che si attiverà per verificare la situazione nella via segnalata e, dove necessario, provvedere a inviare personale sul posto.L’obiettivo di Hera è quello di migliorare la qualità del servizio e rendere partecipi i cittadini nel prendersi cura della città. Grazie all’interattività del sistema e alla semplicità dell’interfaccia, segnalare i problemi e stabilire un filo diretto con la multiutility sarà sempre più semplice. Per il momento, la nuova funzione sarà attiva solo nel capoluogo bolognese, ma nei prossimi mesi verrà estesa anche ad altre città in cui Hera è presente.Il Rifiutologo di Hera, lanciato a ottobre del 2011, è stato già scaricato da circa 29mila utenti. Dell’app esiste anche una versione sul web all’indirizzo www.ilrifiutologo.it

martedì 8 gennaio 2013

Alluminio vs Carbonio

Un curioso video, dove viene fatto un interessante test tra due telai, per la precisione quello della Santa Cruz Nomad in alluminio e quello della Nomad in carbonio. E tutte le vostre paure di poca resistenza dei telai... scompariranno !


Pinkbike Visits The Santa Cruz Test Lab on Pinkbike

lunedì 7 gennaio 2013

La curva di Cencione

Chi di noi "ardui" pedalatori della domenica.... affrontando l'ultimo chilometro del Passo della Colla non ha mai notato a fianco di un insidioso tornante, quello strano cartello dalla strana ed indecifrabile dicitura che detta così: CURVA DEL CENCIONE?. Per giungere ad una spiegazione del conquibus bisogna sapere che presso il Poggio, a Ronta, nel podere di Cicalino, viveva da tempo immemorabile la famiglia colonica Lapi. Verso la metà dell’ottocento Gaspare Vincenzo Lapi decise, dopo essersi comprato un carretto e un cavalluccio, di mettere su una attività in proprio e di iniziare la professione di barrocciaio così da trasportare le merci dalla piana mugellana a quella romagnola. Gaspare Lapi a causa del suo aspetto florido ma un poco trasandato venne soprannominato fin da piccolo Cencione, e con questo nome era conosciuto da Borgo S. Lorenzo fino a Faenza. Considerato onesto e serio, ben presto si fece un nome e più di una persona si rivolse a lui nei piccoli commerci. Vetturale attento e scrupoloso, consegnava in poco tempo -percorrendo le mulattiere di montagna- le merci nei diversi paesi, ritornandosene a Ronta con considerevoli guadagni. Così passarono gli anni per Cencione e il suo carretto. Finché un brutto giorno di metà primavera del 1874, proprio dopo l’odierno ristorante della Colla, in direzione di Casaglia, dei viandanti lo ritrovarono disteso ai cigli di una curva ucciso da due schioppettate alla schiena. Qualcuno saputo che trasportava dei soldi lo aveva ammazzato cercando di derubarlo, furto non riuscito in quanto il denaro venne ritrovato in un doppio fondo delle tasche del povero assassinato. Anche senza i telefoni la notizia arrivò in un batter d’occhio a Ronta, e subito vennero informati i Carabinieri. La fantasia popolare fece il resto: si parlò di briganti, si accusò il malcapitato di essere un contrabbandiere, gli si attribuirono tradimenti e amori. Le forze dell’ordine si diressero con calma nel luogo del misfatto e i rilievi del caso si limitarono a segnalare la presenza, accanto al corpo esamine del barrocciaio, di un cane scodinzolante di proprietà dei Pieri i quali abitavano in una casa nei pressi del Passo. Ed è proprio su quest’ultimi che caddero le accuse dell’omicidio del Lapi. I due fratelli Pieri ignari ed attoniti vennero immediatamente prelevati con la forza dalla loro abitazione e condotti in carcere in vista di un infamante ed ingiusto processo di condanna.
Rosa Bartoloni vedova dello sventurato Cencione assieme ai cognati volle far porre nel luogo della scomparsa del marito un croce di ferro, e una lapide mortuaria sulla facciata della chiesa di S. Maria a Pulicciano – ancora presente- a perenne ricordo del consorte. Così il luogo di quello strano omicidio iniziò con il tempo ad essere chiamato dai paesani e viandanti “Curva del povero Cencione” per poi diventare con gli anni solamente “Curva di Cencione

Fonte: www.marradifreenews.com

domenica 6 gennaio 2013

Ho visto cose che voi umani....

« Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi.
Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione,
E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo…
come lacrime nella pioggia. È tempo…di morire.
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Facciamo nostro questo incipit dal capolavoro di Ridley Scott “Blade Runner”, perchè è riassuntivo dei momenti topici, oggi vissuti nell'escursione al Monte Lavane... una incredibile escursione fatta di grandi emozioni per gli inconsueti ed eccezionali panorami che abbiamo avuto modo di gustare. Quarantotto chilometri con 1600 mt disl. non sono pochi e ci hanno provato fisicamente... di sicuro, ma ne valeva la pena... soltanto per quella "balconata" che spazia a 180° sull'appennino toscano fino all'innevato Monte Cimone. 
Un percorso che richiede una bassa tecnica, interamente mappato su strada forestale, ma intenso come sforzo muscolare: partiti da Tredozio abbiamo risalito tutta la Valle del Tramazzo fino al Colle e da qui in discesa fino alla SP35 quella che porta su fondo asfaltato fino al Passo Peschiera. Il sentiero 555 ha qui inizio e sarà quello che ci quiderà fino al Lavane, scendendo prima nella valle del Fosso Arnaio in direzione di Bocchetta - Cà del Vento ed in risalita per il Taglio della Regina, il cui toponimo deriva dal torrente che passando da un bacino idrografico ad un altro con un ovvio intervento dell'uomo per correggere il suo corso - stimato in eta medioevale - (conosciuto dai geologi come "cattura fluviale"), per portare più acqua ai mulini della valle dell’Acquacheta, mentre in origine defluiva nel versante opposto, verso la valle del Fiume Lamone. Seguiamo le indicazioni del metanodotto algerino e della strada a suo servizio che stiamo percorrendo che sale con pendenze medie ma con difficoltà accentuate del fondo frenante fangoso e aggirando tutto il versante nord del Monte Lavane si giunge in prossimità di una sella con dei prati e cavalli al pascolo ed un balcone panoramico unico! ed infine sulla dx, a Pianporcello, la Capanna del Partigiano, luogo storico della Resistenza, ora rifugio-bivacco. 

Ecco il Monte Lavane!.



venerdì 4 gennaio 2013

San Clemente... il muro!

Partenza: SP 21 del Sillaro
Arrivo: valico 495 mt
Lunghezza: km. 3.2
Dislivello: 303 mt
Pendenza media: 9.7%
Pendenza max.:27%

Se dalla valle del Sillaro avete voglia di giungere rapidamente quella dell'Idice e precisamente a MonteRenzio, ci sono vari scollinamenti che potete effettuare e.... per tutti i gusti!!!!. a cominciare da quello "nobile" che transita dal Monte Calderaro a quello più ostico e brullo delle Ville di Sassonero, ma se non volete rogne.... dimenticatevi l'ascesa collocata proprio a metà della valle e precisamente quella che si imbocca in località San Clemente. Lasciata la SP 21 giungendo da Castel San pietro, svoltare a ds seguendo le indicazioni per Monterenzio seguono 2km di falsopiano e poi non appena la strada svolta verso sinistra ha inizio l'ostica salita che si presenta con pendenze molto estreme. La salita è molto impegnativa, alternata a brevissimi tratti pianeggianti e seguita con altri 3 di "muri" che mettono alla severamente prova. prima del valico la pendenza si fa modesta per poi scendere verso Monterenzio.

Trailer Giro d'Italia 2013

giovedì 3 gennaio 2013

La battaglia delle Scalelle


Era il lontano 1358 quando al passo delle Scalelle si consumò una feroce battaglia tra le truppe tedesche guidate dal Conte Lando, decise a superare l’Appennino alla volta delle città della Toscana e dell’Umbria, e i marradesi, che appoggiati dalle famiglie dei Guidi e degli Ubaldini e guidati da Giovanni di Alberghettino Manfredi, si opposero strenuamente. La Battaglia delle Scalelle fu un evento di notevole importanza nella storia toscana del XIV secolo: il Conte Lando (Corrado Wirtinger Conte di Landau, originario della Svevia) nel tentativo di guidare i suoi uomini verso Roma, si trovò a scontrarsi con i fiorentini, che subito tentarono di impedire alle truppe imperiali di arrivare in Mugello. Giunta a Biforco la compagnia di ventura del Conte Lando avrebbe dovuto prendere la strada delle Scalelle, scavata tra dirupi e fitti boschi, risalire il fosso di Campigno ed arrivare in vetta al passo. Il cammino, di seguito, avrebbe attraversato l'Alpe di San Benedetto per poi scendere al castello di Ampinana e raggiungere Dicomano. Gli abitanti della val di Lamone, di Biforco e di Castiglione organizzarono un agguato ai mercenari in marcia, assalendoli a colpi di pietra e da tronchi d'albero gettati dall'alto dei monti. Le truppe del Conte Lando furono costrette a ripiegare con gravi perdite: 300 gli uomini caduti e più di 1300 spogliati di armi e cavalcature. Un enorme bottino in oro ed in argento, frutto di ladronerie e di rapine in ogni parte d'Italia, finì nelle mani dei valligiani. Al “Passo delle Scalelle”, nei pressi di Campigno è stato eretto, nel 1931, un cippo in arenaria per ricordare la “Battaglia delle Scalelle”.
Fonte: http://met.provincia.fi.it

MTB sabato 5 gennaio

Escursione al Monte Lavane
Ritrovo: Bar Briko Lugo ore 7,45
Partenza presso: Tredozo
Percorso 30 km circa / disl 1000/1200 mt

Tempo di percorrenza 4-5 ore
Parcheggio consigliato: Centro paese


Un appuntamento da non perdere, quello programmato per sabato prossimo in MTB, con partenza da Tredozio si sale tutto il Tramazzo fino alla sua vetta e da qui si scende sulla Strada Prov che collega San Benedetto a Marradi. Si sale nuovamente ma su fondo in asfalto al Passo Peschiera e da qui si svolta a sx imboccando il sentiero CAI ghiaiato 555 che costeggia il metanodotto e che ci condurrà fino al Lavane (m 1241), che è la massima elevazione della Valle del Lamone.
Ritorno sempre per il 555 sempre sullo stesso sentiero per giungere nuovamente al Tramazzo e per discendere al Lago di Ponte attraverso un intrigante single-track. Percorso tecnicamente approcciabile (medio) ma di lunga percorrenza.

mercoledì 2 gennaio 2013

La Pasquella (o Befana) a Cervia

Il 6 gennaio si celebra a Cervia, in provincia di Ravenna, un antico rito (a partire dalle ore 14.30 e durante tutta la giornata, da Piazza Garibaldi) dove i Pasqualotti si esibiranno in vari spettacoli, percorrendo un itinerario che attraverserà le vie del centro storico. La Pasquella celebra nel momento immediatamente successivo al solstizio invernale il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Il 5 gennaio era tradizione consumare insieme alla famiglia una lauta cena, in genere preparata dalla padrona di casa. Durante la notte poi gli uomini si mascheravano da Befana o da Re Magi e passavano di casa in casa per cantare la Pasquella, il tradizionale canto di questua di buon augurio per l’anno nuovo. Naturalmente i Pasqualotti erano sempre molto attesi e bene accolti nelle case tanto che un fiasco di vino, salumi e formaggi o una ciambella fatta in casa erano sempre presenti sul tavolo di cucina. L'accoglienza e le offerte riservate ai "pasquaroli", erano simbolicamente riservate alle "divinità" tuterali che essi impersonavano: così gratificati, i numi della fecondità e del benessere familiare n on mancavano di assicurare protezione e fortuna. I Pasqualotti, vestiti secondo la tradizione contadina, compivano quindi un antico rituale propiziatorio: suonando vari strumenti musicali, giravano di casa in casa intonano filastrocche e canti e donando caramelle e dolci augurando ogni bene e felicità.
Fonte: http://www.bagno-di-romagna.it

martedì 1 gennaio 2013

Pineta "Bassona": che disastro!

Oggi 1 gennaio, ci siamo indirizzati come base di partenza a Lido di Dante per l'escursione programmata, che comprendeva una lunga ciclopedalata all'interno della fascia boschiva e selvaggia che arriva fino a Milano Marittima: un modo differente di interpretare la MTB con gli amici, abbandonando - per un attimo - le sempre entusiasmanti salite dei nostri colli. Ma quello che ci ha impressionato principalmente è stato l'attraversamento della Pineta della Bassona... anzi sarebbe meglio parlare di ciò che ne resta a seguito dell'incendio doloso che ne ha devastato ben 40 ettari e... ahimè, serviranno ben 10 anni alla rinascita dell'ecosistema. Uno spettacolo SPETTRALE!.
Per il resto tutto ok, splendidi single-tracks e carrareccie che corrono parallelamente al mare e sugli argini dei canali di scolo, in questo posto fortunatamente "dimenticato" dagli uomini!. Taglio del Panettone & Brindisi a M.Marittima , e ritorno alla base di partenza.